Films
Nocaut El boxeo Un ideal El tiempo
Regia di Stefano Knuchel e Ivan Nurchis
Prodotto da Amka Films, TSI – Swiss Television
Music concept: Maurizio Pini e Alessio Bertallot
Composizione, arrangiamento, programmazione e mixaggio: Maurizio Pini
Distribuzione: Cecchigori
Premio della critica internazionale “BOCCALINO D’ORO” al Festival di Locarno 2004
Un documentario sulla boxe da parte di due esordienti nelle zone infide del lungometraggio ha di che rallegrare ed inquietare. Rallegrare per il coraggio di andarsene a Cuba ad indagare in contrade meno rivoltate ma certo a rischio folclore come quella del nostro fazzoletto; inquietare perché il pugilato al cinema è un campo nel quale molti, a cominciare naturalmente dagli americani, hanno fatto di tutto e, spesso, di ottimo.
Fortunatamente, NOCAUT non è un documentario sulla boxe; anche se questo potrebbe non essere un problema, la scuola cubana, dilettantistica, essendo infatti la prima al mondo. L’interesse sta però nel sottofondo sociale, umano e politico che sottintende questa inchiesta approfondita e sensibile in un territorio delicato e in mutazione come quello cubano. Se si incontrano non soltanto figure mitiche legate al mondo del pugilato, ma pure Fidel Castro, l’anima del film è altrove. Come dice Mohammed Soudani, che sostiene il film con la sua fotografia notoriamente a prova di latitudini estreme, NOCAUT naviga alla larga dagli stereotipi cubani – musica, sigari e donne -ma cercail segreto per entrare nell’intimo di una situazione altrimenti lontana, estranea e difficile. Lo trova glissando con notevole misura dalla notazione umoristica a quella sentimentale, a quella politica e sociale infine.Una volontà intelligente di evadere dal guscio dell’osservazione scontata: che una splendida colonna sonora costruita sulle musiche di Maurizio Pini e Alessio Bertallot (un piccolo gioiello che da solo vale il biglietto) sottolinea al nostro costante piacere.
Recensione di Fabio Fumagalli
Da Filmselezione del 27 novembre 2005
Currently there are no comments related to this article. You have a special honor to be the first commenter. Thanks!